La Fondazione OSF di Pordenone si attiva per aiutare i ragazzi a sentirsi meno soli in tempi di Coronavirus
Progetto “SpecialMente@casa” della Fondazione OSF
SpecialMente@casa è il progetto che Fondazione OSF ha avviato durante l’emergenza sanitaria covid-19 per mantenere un canale di comunicazione tra gli operatori e gli educatori e i ragazzi con diverse abilità che frequentano il Laboratorio Formativo Permanente e l’Unità Educativa Territoriale.
I video, attraverso i volti e le parole degli educatori e degli operatori, trattano vari temi quali l’attività motoria o l’intrattenimento con la musica e gli animali domestici ma sono anche un’opportunità per ritrovare gli animali di cui i ragazzi si prendevano cura quotidianamente attraverso la “finestra sul Riccio” e per seguire la crescita delle piante e dei vegetali piantumati prima dell’emergenza.
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I video disponibili sul Canale Youtube affronteranno vari temi:
– l’attività motoria, proposta da Michela Gottardo, per svolgere semplici esercizi fisici all’interno della propria casa, con oggetti di uso comune come una sedia;
– la normalità e la routine, raccontata da Monica Baldo, per non trasformare il tempo dell’isolamento in un tempo indefinito e disordinato; prima dell’emergenza, infatti, era il tempo “trascorso fuori” a dettare il ritmo e a dare un senso alle nostre giornate;
– il mondo esterno, grazie a Veronica Trivellone, che ci mostrerà una “finestra sul Riccio”, per osservare e ritrovare gli animali di cui i ragazzi si prendevano cura quotidianamente, mentre, con Guglielmo Gaiga, in serra grande e piccola, i ragazzi potranno seguire la crescita delle piante e dei vegetali piantumati prima dell’emergenza.;
– la riscoperta della relazione con gli amici a 4 zampe basata sul gioco, un’occasione di svago e apprendimento, un’opportunità che viene esplorata da Martina Pancia in “Animali d@ casa”,
– l’intrattenimento e l’espressione di sé in musica, con “cantiamo che ci passa” di Andrea Filippi.
Auspichiamo che SpecialMente@casa possa aiutare a spostare il focus dell’attenzione: da una società in cui le persone devono correre per “portare a casa i risultati” ad una società dove i risultati sono le relazioni.
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Messaggero Veneto – 31 marzo 2020