Enrico Galiano è intervenuto mercoledì 13 luglio alla terza ed ultima sessione plenaria di #SCFLAB, la formazione estiva organizzata da Scuola Centrale Formazione per i professionisti della propria rete associativa
Come trasformare l’errore in un’occasione per crescere?
“Credo che il nostro lavoro come insegnanti, sia uno di quelli con la più alta possibilità di sbagliare – ha detto Galiano – Tu sei uno e hai un approccio e un metodo che funziona con qualcuno, magari su 10 e 12, ma non con tutti. E i migliori insegnanti sono quelli che continuano a sbagliare, ma da questi errori cercano ogni giorno di migliorare”
L’indice di ansia scolastica – rispetto alla media OCSE – è molto alto in Italia, e dopo la pandemia questi dati non sono migliorati, anzi già in seconda e terza media si vedono i segnali di un malessere giovanile che è aumentato.
A volte la scuola può essere un luogo in cui si passa dal sentire di aver sbagliato e sentire di essere sbagliati, un sentimento che fa parte di moltissimi studenti. Ma da dove nasce questo sentimento?
Quello che succede spesso dipende dall’effetto Rosenthal, o effetto Pigmalione, lo scultore che crea sculture che prendono vita: ogni insegnante è come quello scultore che deve “tirare fuori la vita”. Noi in quanto esseri umani subiamo il fascino del primo impatto. Il primo giorno di scuola anche noi come insegnanti siamo agitati e in pochi secondo dobbiamo farci un’idea di chi abbiamo davanti.
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Enrico Galiano è insegnante in una scuola di periferia, ha creato la webserie “Cose da prof”, che ha superato i venti milioni di visualizzazioni su Facebook. Nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti d’Italia dal sito Masterprof.it. Il segreto di un buon insegnante per lui è: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti».