“From Waste to Wow!”, l’esperienza degli studenti Artigianelli all’Hackathon internazionale di MOSAIC

Dal 9 al 13 settembre, i ragazzi degli Istituti Artigianelli di Trento e Fermo, soci di Scuola Centrale Formazione, sono stati occupati a Lione, per una sfida promossa da MOSAIC. Un Hackathon di 5 giorni dedicato ai centri di formazione professionale legati all’arte e all’artigianato, che ha visto la partecipazione di 34 ragazzi e 7 accompagnatori provenienti da Armenia, Canada, Bulgaria, Francia, Finlandia ed Italia. Nel corso della settimana gli studenti hanno lavorato in squadra con l’obiettivo di realizzare degli oggetti innovativi, ma anche sostenibili dal punto di vista ambientale.

Ecco il loro racconto di quest’esperienza:

Ilaria Merler, Artigianelli (Trento)

Di recente mi sono fermata a riflettere e mi sono chiesta: cosa ha significato l’esperienza a Lione per me?Sono stati cinque giorni di intenso lavoro che ho affrontato con interesse, positività e passione, creando relazioni positive e profonde nonostante il limite del linguaggio, non solo con altri studenti ma anche con i professionisti che hanno supportato il nostro lavoro e dai quali ho imparato molto.

Ho potuto conoscere meglio i miei compagni ed incrementare molte competenze trasversali, come l’uso efficace della lingua straniera, il lavoro di gruppo, la gestione dello stress, il problem solving e molte altre ancora.

Mentirei se dicessi che è andato tutto alla perfezione, infatti difficoltà ce ne sono state e anche abbastanza impattanti, ma con la comunicazione ed il supporto reciproco abbiamo sempre trovato una soluzione.

La varietà di competenze e nazionalità presenti è stata certamente arricchente: difatti ho potuto conoscere usi e costumi di altre nazioni, processi produttivi di altri settori e differenti modi di pensare e creare.

L’esperienza che MOSAIC mi ha dato la possibilità di vivere rimarrà nella mia memoria grazie a tutte le persone speciali che ho conosciuto e alle emozioni e soddisfazioni che mi ha dato il progetto; spero che molti altri ragazzi possano ripeterla e che anche io abbia la possibilità di trovare dei contesti simili nel mondo del lavoro.

Michela Zanettin, Artigianelli (Trento)

Ho trovato la settimana trascorsa a Lione una settimana ricca di emozioni, di conoscenze e di competenze professionali e pratiche a dir poco notevoli. Ho avuto la possibilità di utilizzare il mio inglese per comunicare con persone che altrimenti non sarebbero riuscite a capirmi e ho incontrato alcune delle persone più gentili, comprensive e creative che io abbia mai visto.

A livello pratico ho potuto sperimentare un’organizzazione e un tempo di lavoro simile a un lavoro vero e proprio e sono felice di non aver avuto difficoltà significative a relazionarmi, a discutere e a riflettere con i miei compagni di gruppo. Ho avuto i miei momenti di insicurezza ma ho sempre avuto una figura di riferimento e di sostegno accanto che mi potesse aiutare.

I giorni passati a lavorare al progetto sono stati intensi ma piacevoli: è un’esperienza che farei molte altre volte.

Natalia Sander, Artigianelli (Trento)

La settimana a Lione con il progetto MOSAIC è stata un’esperienza di crescita personale e professionale, ricca di sfide ma anche di grandi opportunità. Rispetto alle mie aspettative iniziali, è stata molto diversa e più impegnativa di quanto immaginassi. Lavorare in gruppo presenta sempre delle difficoltà, ma in questa occasione le differenze linguistiche, culturali e di pensiero tra i componenti del team hanno reso il processo più complesso. Tuttavia, una volta trovato un equilibrio e una motivazione condivisa, il lavoro è diventato molto più fluido, anche se le giornate sembravano allungarsi per l’intensità delle attività.

Nonostante qualche incertezza sul risultato finale del workshop, posso dire di essere davvero fiera del lavoro che ho fatto e dell’impegno che ho messo. Ricevere complimenti dagli accompagnatori e dagli esperti per la mia capacità di affrontare i problemi è stato motivo di grande soddisfazione personale. Le limitazioni, come il tempo ristretto e i materiali poco versatili, hanno reso la sfida più intrigante, spingendoci a trovare soluzioni creative in un contesto fuori dalla nostra comfort zone.

Ciò che mi ha colpito maggiormente è stato l’arricchimento dato dalla collaborazione con persone di background diversi. Non solo ho migliorato le mie competenze tecniche e linguistiche, ma ho anche imparato molto dalla varietà di approcci e di esperienze dei miei compagni di gruppo. La presenza costante e il supporto degli esperti ci hanno dato spunti preziosi, aiutandoci a orientare il progetto quando ci trovavamo di fronte a ostacoli che sembravano insormontabili. In conclusione, questa esperienza mi ha insegnato l’importanza della collaborazione e della perseveranza di fronte alle difficoltà, lezioni che porterò con me anche nel mio futuro lavorativo.

Denise Colombini, Artigianelli (Trento)

La settimana passata a Lione è stata ricca di emozioni ed esperienze; rompere il ghiaccio con i pari non è stato difficile e sin da subito la comunicazione è risultata fluida e chiara. Ho migliorato le mie competenze linguistiche e di gestione dei tempi. Questo progetto ha permesso ad ognuno di noi di mettere in pratica le proprie capacità manuali e non solo.

Consiglierei quest’esperienza a tutti coloro che vogliono sperimentare qualcosa di nuovo, in un contesto diverso da quelle che sono la nostra quotidianità e le nostre abitudini e che vogliono godersi una bella esperienza imparando un sacco di cose nuove.

Giorgia Casciani, Artigianelli (Trento) 

L’esperienza a Lione è stata molto significativa per me. Mi sono trovata in un contesto fuori dalla mia comfort zone, dove mi sono impegnata per realizzare insieme al mio team un prodotto fisico e digitale. Allo stesso tempo però, oltre ad essere una sfida per via del poco tempo a disposizione, è stata una sfida con me stessa, dato che ho qualche difficoltà nel parlare una lingua straniera. 

Ci tengo però a precisare che rifarei senza dubbio questa esperienza, perchè mi sono ritrovata in un contesto davvero molto stimolante, circondata da persone in gamba, creative e disponibili. 

Spero che negli anni a seguire altri ragazzi possano avere la mia stessa opportunità.

Prof.ssa Annalisa Filippi, Artigianelli (Trento)

La settimana intensa vissuta a Lione è stata davvero ricca di stimoli e creatività. Fare l’insegnante per me è condividere ma anche apprendere: dai colleghi, dagli esperti, dai ragazzi di altre culture, di altre nazionalità, dal luogo in cui ci si trova.

Un lavoro che ha messo in campo competenze tecniche diverse e Life skills nella gestione dello stress e la capacità di condividere fin da subito un obiettivo comune.

Lavinia Maria Dumitru, Artigianelli (Fermo)

Questa esperienza mi ha fatta sentire sicura di me stessa e delle mie capacità cooperative. Ho imparato a integrare i pareri altrui con le mie idee per creare qualcosa di unico, scoprendo una modalità di sostegno creativo e apertura mentale.

Lavorare in gruppo mi ha dato la possibilità di confrontarmi con percezioni diverse. Conoscere gente nuova e creare legami stretti con persone di Paesi e culture diversi mi hanno permesso di sviluppare le capacità di socializzazione ed empatia.

Partecipare a un hackathon è stata un’esperienza indimenticabile, che spero sia solo la prima di tante, magari ancora più grandi! 

Diego Mercuri, Artigianelli (Fermo)

Questa esperienza è stata molto bella. Credo sia da provare almeno una volta nella vita, perché ti fa capire bene come si lavora in gruppo; inoltre, se i compagni sono quelli giusti, ti fanno sentire a casa.

È molto utile per praticare la lingua inglese e ti permette di confrontarti con persone straniere. Riesci anche a superare le tue paure, come quella di non essere capito a causa della lingua; questa esperienza ti aiuta molto a socializzare con la gente nella maniera più disinvolta possibile perché sei in un certo senso costretto a fare amicizia, a meno che tu non voglia parlare per una settimana intera.

Un’altra opportunità che mi ha offerto questa esperienza è quella di parlare a un pubblico ampio e sconosciuto, in maniera rilassata e disinvolta, senza alcuna paura di sbagliare.

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