Nel mese di ottobre SCF, assieme a partner provenienti da Francia, Armenia, Bulgaria e Finlandia, ha avuto il privilegio di partecipare alla visita di studio in Québec organizzata nell’ambito del progetto Erasmus+ Centri d’Eccellenza MOSAIC. Obiettivo della visita: conoscere a approfondire il modello di ricerca e sviluppo implementato dal mondo dell’istruzione e della formazione canadese. Il suo orientamento all’impresa lo rende un buon esempio da cui trarre alcuni elementi da applicare nel contesto italiano ed europeo. Il viaggio, diviso tra Victoriaville e Québec, ha permesso alla delegazione di confrontarsi con varie realtà appartenenti al settore dell’artigianato e dell’arte.
La prima parte del viaggio è stata dedicata ai partner di progetto di Victoriaville: la scuola secondaria di formazione nel settore del legno ENME – École Nationale du Meuble et de l’Ébénisterie e il Cégep de Victoriaville, un istituto di istruzione di livello terziario che incorpora Inovem, la struttura che ha accolto e promosso le giornate di studio.
Proprio in Inovem risiede il plusvalore del modello canadese: si tratta di una struttura per l’assistenza tecnica e la ricerca a favore delle imprese, dalle più grandi a quelle individuali, del settore del legno. Inovem, in modo continuativo e sistematico, è in grado di assicurare una costante innovazione di prodotto e di processo, supportando le aziende negli investimenti, fornendo appoggio nel settore tecnico, ma anche nella ricerca finalizzata alla soddisfazione di bisogni espressi dalle stesse aziende. Il tutto seguendo due principali direttrici: la transizione ecologica (ricerca di materiali nuovi e possibili sviluppi per il secondo ciclo dei prodotti) e la transizione digitale (accelerare e favorire questo processo dentro le aziende implementando l’automazione).
La delegazione SCF ha potuto assistere in prima persona ai test che il centro realizza su varie tipologie di legni o sulle vernici senza solventi (progetto di ricerca realizzato proprio da Inovem a partire dal 2008) per le aziende che devono scegliere quale prodotto utilizzare nella fabbricazione dei propri mobili. Ma non solo: dai mobili alle custodie degli occhiali, dalle valigie in legno alle chitarre, il centro sviluppa vari progetti, accomunati da una caratteristica: sono tutti basati su richieste reali di aziende singole o cluster. Per questo motivo, Inovem dispone di tecnologie e strumentazioni all’avanguardia che mette a disposizione delle imprese, in particolare quelle di dimensione più piccole, anche sotto forma di interventi formativi per il personale. Se a tutto questo si aggiunge il fatto che il sistema è in grado di attrarre investimenti privati che coprono il 75% del proprio fabbisogno (il restante 25% è pubblico), si è veramente in grado di apprezzare la solidità, la sostenibilità e l’impatto sull’economia reale del territorio.
Inovem si occupa di ricerca nel settore del legno, ma esistono altri 59 centri di ricerca che lavorano in altrettanti settori, tutti raggruppati in un unico network: Il Reseau de CCTT (College Centres for Tranfer Teachnologies). Questo equivale a circa 2400 persone che lavorano in modo costante e sistematico a favore dello sviluppo industriale. Le aziende che decidono di lavorare con uno di questi centri godono di benefici economici (detassazione e agevolazioni fiscali).
Con i centri di ricerca collaborano varie realtà imprenditoriali e sociali. Tra quelle che lavorano con Inovem, SCF ha potuto conoscere Prise, un’impresa di inserimento socioprofessionale che coniuga entrambi i mondi, offrendo ad adulti con varie vulnerabilità percorsi di inserimento di 6 mesi, seguiti da un supporto fino a 2 anni dopo l’inserimento in aziende “ordinarie” del territorio e del settore.
Il viaggio è proseguito fino a Québec, dove è stato possibile incontrare lo staff della Maison des Métiers des Arts, una struttura formativa che promuove percorsi di 2-3 anni nei settori di tessile, ceramica e legno, oltre ad accogliere artisti da tutto il mondo per la durata dei percorsi di approfondimento nella Residenza gestita nello stesso immobile della scuola.
L’ultimo giorno di lavori è stato segnato da un incontro davvero eccezionale presso la sede della Scuola Nazionale del Legno (ENME) a Montréal con un imprenditore illuminato e appassionato, Michel Massé di USIMM, che ha condiviso la sua incredibile storia professionale di grande innovatore grazie in particolare alle tecnologie 3D e alle macchine a controllo numerico a 3 e 5 bracci.
Il modello del Québec corrisponde perfettamente alle attese della Commissione europea di costruzione di un vero “triangolo della conoscenza” a livello territoriale che associa formazione, ricerca e impresa.
L’ultimo elemento di questo breve racconto va alla possibilità di sperimentare la cultura locale: come descrivere l’esperienza della produzione delle caramelle di sciroppo d’acero sulla neve appositamente conservata per 7 mesi proprio per noi! Questo, meglio di mille parole, ci dice dell’accoglienza meravigliosa e calda che ci hanno regalato i nostri partner canadesi! Indimenticabile!
Grazie Eric, grazie Patricia, grazie a tutto lo staff di Inovem per il tempo, la professionalità, i sorrisi che ci avete riservato per tutta la settimana!